Trigenerazione

La trigenerazione è un tipo di procedura che consente di produrre calore, ma non solo, mediante una serie di impianti e funzionamenti grazie ai quali tale meccanismo può essere facilmente avviato. 
Ecco cosa si intende per questo procedimento e come il suddetto funziona nello specifico. 

Cosa si intende per Trigenerazione

La trigenerazione è un processo che può essere facilmente definito come l’evoluzione della cogenerazione. 
In questo caso si parla di un produzione di acqua calda ed energia elettrica mediante l’utilizzo della medesima fonte produttiva, che potrebbe essere un biocombustibile oppure un carburante che, venendo accuratamente selezionato, consente di usufruire di questo meccanismo. 
Con la trigenerazione, invece, oltre all’acqua calda e all’energia elettrica viene prodotto anche un terzo elemento, ovvero l’aria o acqua fredda. 
In questo caso occorre prendere in considerazione il fatto che da una fonte energetica si ottengono ben tre produzioni distinte che possono essere sfruttate in diversi ambiti senza riscontrare particolari vincoli e limitazioni. 

Come avviene il processo di Trigenerazione

Affinché si possa comprendere quanto questo processo sia fondamentale, specialmente a livello industriale, è fondamentale capire come questo viene avviato. 
La prima fase consiste nella produzione dell’energia elettrica: il motorino di avviamento del sistema, mediante la fonte che consente la produzione di corrente elettrica, inizia a lavorare una volta che l’energia meccanica viene tramutata in elettrica. 
A questo punto il generatore consente di far funzionare tutte le diverse apparecchiature che sono collegate alla rete, evitando quindi che possano esserci cali di tensione e altre problematiche similari. 

Successivamente, grazie il calore che viene sviluppato dal motorino, entrano in funzione i diversi scambiatori che hanno un compito specifico, ovvero effettuare il recupero di quella fonte energetica e successivamente procedere alla sua distribuzione. 
In particolare modo avvengono due processi completamente distinti che permettono di ottenere sia l’acqua fredda, sia quella calda e lo stesso vale per l’aria. 
Una parte del calore viene infatti distribuito ai sistemi di erogazione presenti nelle svariate stanze che si intende climatizzare e riscaldare. 
La seconda, invece, viene recuperata dagli scambiatori collegati ai vari frigoriferi e altri sistemi che permettono la produzione di aria fredda. 
Una volta svolta questa procedura, i suddetti strumenti assorbono il calore e mediante un sistema di raffreddamento, consentono all’aria fresca di abbassare la temperatura e mantenere gli eventuali alimenti perfettamente conservati. 

Tale procedura avviene anche nel momento in cui viene utilizzato un sistema di climatizzazione che sfrutta il medesimo principio di quello che caratterizza i classici frigoriferi. 

Come l'aria e l'acqua calda diventano fredde

Se la trasformazione da energia meccanica a elettrica e la distribuzione del calore sono procedure che caratterizzano anche la cogenerazione, quindi i sistemi che producono solo queste energie, nella trigenerazione è importante capire come avviene la fase di trasformazione dell’aria e dell’acqua calda in fredda. 
Il vapore dell’aria calda e dell’acqua rovente prodotta vengono catturate da un liquido refrigerante presente nei sistemi frigoriferi, ovvero acqua e bromuro di litio oppure ammoniaca, che permettono di raffreddare notevolmente il liquido e l’aria calda. 
La bassa temperatura viene poi sfruttata da parte del sistema di frigorifero, che quindi entra in funzione senza causare delle potenziali problematiche all’intera struttura che viene usata. 
Pertanto si tratta di un meccanismo che viene adeguatamente studiato proprio per prevenire una serie di potenziali complicanze e quindi che l’intero sistema di trigenerazione possa bloccarsi. 

Quali sono i combustibili che vengono utilizzati nel sistema di trigenerazione

Quando si parla di questo particolare sistema che riesce a produrre tre fonti completamente differenti, è importante capire anche quali siano i combustibili che permettono di avviare la suddetta produzione. 
Nella maggior parte dei casi viene utilizzato il gas GPL o metano che rappresenta un combustibile che, oltre a essere poco costoso, si ha l’occasione di sfruttare l’intero impianto con costanza, senza riscontrare delle eventuali e potenziali interruzioni. 

L’alternativa industriale che viene utilizzata nelle varie imprese di produzione è data dal diesel, ovvero il classico combustibile che viene adoperato anche per le automobili. 
Anche in questa circostanza la scelta su questo strumento deriva dal fatto che il medesimo è poco costoso, gode di una buona potenza e allo stesso tempo non causa dei potenziali blocchi all’intero impianto di trigenerazione. 

Il combustibile rappresentato dalle biomasse rientra tra la terza scelta di chi sfrutta tali impianti: questo, seppur meno costoso, a seconda del materiale che lo caratterizza offre delle prestazioni che potrebbero non essere convincenti. 
Per esempio il legname vecchio oppure altri materiali di scarto da cui è possibile ottenere combustibile potrebbero essere richiesti in grande quantità affinché il sistema di trigenerazione possa essere sfruttato correttamente. 

Tra le altre fonti che vengono utilizzate come combustibile spiccano anche il biodiesel e il biogas, che di fatto rappresentano due tipologie di combustibili completamente ecologici. 

Quali sono i vantaggi del sistema di Trigenerazione

Il vantaggio principale che si ottiene sfruttando questo sistema per la produzione di energia elettrica, termica e refrigerante è da ricercare nel risparmio che si ottiene durante l’utilizzo del medesimo. 
Il suddetto può essere suddiviso in due parti ben distinte: in primo luogo vi è il risparmio economico, specialmente nel caso in cui il tipo di combustibile che si decide di utilizzare rientri in una delle tipologie a basso costo che offrono comunque un’ottima produttività e potenza in fase di utilizzo. 

Il secondo concetto legato al risparmio è invece da ricercare nel fatto che il suddetto sistema consente di ottenere un ottimo recupero dell’energia che viene prodotta. 
In un impianto di cogenerazione il cui obiettivo principale è quello di produrre energia elettrica, durante la fase di lavorazione del suddetto impianti è possibile notare come circa il settanta percento del calore prodotto dagli strumenti viene completamente sprecato. 

Questa situazione è completamente assente nel momento in cui si decide di installare un sistema di trigenerazione e questo per il semplice fatto che il calore che viene prodotto viene immediatamente recuperato dai sistemi assorbenti. 
Pertanto si può notare come ogni fonte che nasce da una fase di produzione venga totalmente investita in altre: nel caso della trigenerazione, infatti, è possibile notare come il calore e l’acqua calda vengano recuperate dai sistemi refrigeranti dei frigoriferi, che quindi entrano immediatamente in funzione e operano senza che si debba avviare un’altra operazione. 
Pertanto le imprese hanno l’occasione evitare delle spese che possono essere assai elevate e allo stesso tempo degli sprechi che hanno un impatto totalmente negativo sulla stessa impresa. 

Ecco quindi quali sono le motivazioni che consentono di capire perché questo tipo di sistema tende a essere sempre più presente all’interno delle svariate imprese, che puntano al risparmio e alla massima operatività.